Troppo comodo..

Posted: Ottobre 19th, 2011 | Author: | Filed under: General | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Troppo comodo..

Il fatto quotidiano in prima pagina ha pubblicato parole che non possono che sapere di ipocrisia, entrando in un format di discussione che, evidentemente, poco gli compete se non come materiale di seconda mano, cioè già discusso e dibattuto da altri fonti di informazioni, giornali, aree politiche e salotti. Quando accusa i famigerati “incappucciati” di aver ottenuto, come effetto della giornata  di guerriglia, la deviazione dell’attenzione pubblica dai “giovani senza lavoro ne futuro” e dai “ricchi che tolgono ai poveri” il Fatto compie un passo falso. Assume un atteggiamento meta-comunicativo, non discute dei fatti in quanto giornale, ma discute degli altri giornali che discutono i fatti. Troppo comoda come posizione. Troppo comodo non investire tematicamente sulla precarietà in prima persona, troppo comodo non investire l’attenzione sulla precarietà in maniera da stornare l’opinione pubblica dai fatti del 15, dalla gestione della piazza, dalla presunta prepotenza degli incappucciati. Sarebbe più semplice parlare direttamente dei “giovani senza soldi ne futuro”, sempre che la volontà del giornale fosse quella di estrarre dalla giornata del 15 ottobre considerazioni sull’attualità, costruttive e propositive. Purtroppo la storia non è andata è così, ed il mostro è stato preso e sbattuto in prima pagina. Ed al mostro sono addossate ogni genere di colpe, ogni responsabilità e persino le scelte editoriali del Fatto sembrano ineluttabilmente legate a questi doveri di cronaca (violenza ed effetti). Una cosa sembra certa a questo punto : la volontà di delegittimare il mostro conferisce allo stesso una potenza che va ben altro la presenza minoritaria di piazza che le testate italiane tenderebbero a sottolineare. Complimenti al Fatto Quotidiano dunque, mecenate dei grandi comizi inconcludenti, dei raggiri al popolo, nel proprio sprint verso le prossime politiche, lontano dalle problematiche effettive delle persone ed impegnato esclusivamente al rinnovamento di quella casta che tanto vorrebbero abbattere (già, perchè altrimenti non si comprenderebbero le ragioni di tanto accanimento verso una giornata che, per chi desidera veramente tematizzare i bisogni della gente, dovrebbe già appartenere al passato). Separare una piazza, accrescerne i malumori e raccogliere il consenso, magari per mezzo del voto : ecco i reali motivi dell’attuale linciaggio.

 


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